Il giardino della biodiversità
Sono circa 1.300 le specie che fanno parte del progetto espositivo del Giardino della biodiversità.
Attenzione: le serre sono chiuse al pubblico per tutto il 2024
Sono circa 1.300 le specie che fanno parte del progetto espositivo del Giardino della biodiversità. Vivono in ambienti omogenei per umidità e temperature, che simulano le condizioni climatiche dei biomi del pianeta: dalle aree tropicali alle zone subumide, dalle zone temperate a quelle aride.
La posizione delle piante all’interno di ciascun ambiente e del laghetto delle piante acquatiche rispecchia una suddivisione fitogeografica: quello de Le piante e l’ambiente è un viaggio attraverso la vegetazione della Terra (in America come in Africa e Madagascar, in Asia, nell’Europa temperata, in Oceania), e il visitatore ha l’immediata rappresentazione della ricchezza (o povertà) di biodiversità presente in ciascuna fascia climatica. Il Giardino non racconta il pianeta dal punto di vista dell’uomo, o a partire dal mondo animale, sposta invece l’attenzione sulle forme di vita vegetali.
A partire dalle domande “cos’è un essere vegetale?”, “quali sono le caratteristiche che lo rendono così indispensabile per la nostra esistenza?”, emerge il ruolo svolto dalle piante nell’evoluzione umana: dai primi insediamenti in epoca preistorica ad oggi. Nel percorso Le piante e l’uomo pannelli informativi, filmati, exhibit interattivi, reperti raccontano il loro millenario rapporto con l’uomo: usate per nutrire, per curare o per costruire gli oggetti che fanno la nostra storia.
All’esterno delle serre le aiuole vengono dedicate a temi specifici e prevedono la coltivazione di specie compatibili con il clima locale, quali le piante alimurgiche (commestibili), i giardini fioriti, le piante aromatiche. I giardini tematici sono infatti uno spazio aperto all’implementazione in nome dell’interesse scientifico dell’Orto e della divulgazione al pubblico.