La biodiversità nella foresta di nubi in Ecuador: Otonga

Un talk incentrato sulla biodiversità e sulla conservazione, sabato 26 ottobre alle ore 10.30

Sabato 26 ottobre 2024, alle ore 10.30, l'Orto botanico ospita un talk incentrato sulla biodiversità e sulla conservazione, con particolare attenzione al progetto Otonga in Ecuador e i crescenti legami tra l'Orto, l'Ateneo e il Latinoamerica. Questo progetto rappresenta un modello di approccio sostenibile alla tutela della biodiversità, in linea con le principali aree di ricerca dell'Orto: biodiversità, resilienza e conservazione. I professori Maurizio Guido Paoletti e Gil Guastoni Rosenthal discuteranno con il professor Giovanni Onore dei progetti di etnobotanica e conservazione sviluppati nel corso degli anni nella riserva di Otonga, che mirano a preservare la ricca varietà di specie vegetali e animali della regione, tenendo conto delle sfide poste dal cambiamento climatico e delle potenzialità che queste risorse offrono in ambiti come l'agricoltura, l'industria e la medicina.

Il Prof. Giovanni Onore presenterà in particolare al pubblico la biodiversità della riserva protetta di Otonga, descrivendo la vasta gamma di specie animali e vegetali che la abitano e sottolineando il loro ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Verranno inoltre evidenziati sia i benefici che la tutela di queste aree protette apporta alle generazioni future, sia le problematiche legate alla necessità di conciliare le esigenze umane con la protezione di un ecosistema tropicale particolarmente delicato.

L'evento è gratuito, su prenotazione (non comprende la visita all'Orto botanico).

PRENOTA


Giovanni Onore (Piemonte, 1941), agronomo e entomologo, già Professore nelle università principali di Congo-Brazzaville ed Ecuador e dal 1981 fondatore del Museo di Zoologia QCAZ di Quito. Dirige la Fundación Otonga, ONG dedicata alle comunità native e alla conservazione della natura in Ecuador. Ha scoperto centinaia di nuovi insetti; nella sua veste di Direttore del Museo Zoologico, ha catalogato una delle più grandi collezioni di insetti del Neotropico. Come ricercatore è stato ospitato dai maggiori musei di storia naturale degli Stati Uniti. Ha intessuto rapporti diretti con le etnie indigene e con la popolazione urbana in Ecuador ed è il maestro di una generazione di specialisti nei vari campi della biologia. La sua sensibilità si è rivolta alla biodiversità devastata di alcune aree dell’Ecuador dove esistono oltre 15.000 specie di alberi ed arbusti nelle selve nublade e almeno un milione di invertebrati, in gran parte ancora non descritti. Otonga è il suo principale progetto, dedicato a liberare il paesaggio dalla monocultura agricola e a trasformare in un progetto culturale le attività dell’intera zona. (Foto da La Stampa)