Natura, singolare femminile

Storie di naturaliste e botaniche, racconti che introducono il monologo teatrale su Jeannette Power, naturalista e viaggiatrice nella Sicilia dei primi decenni dell’Ottocento

VENERDÌ 26 APRILE - ore 18
Incontro spettacolo
Attività compresa nel biglietto d’ingresso / su prenotazione

Naturaliste, botaniche, scienziate: storie delle prime donne naturaliste raccontate da Michela D’Angelo ed Elena Canadelli, per un momento di incontro che lascia poi la parola a Lorenza Zambon, per il monologo teatrale su Jeannette Power.

La dama degli Argonauti: un libro un po’ misterioso stampato nel 1839, uno dei rarissimi libri di storia naturale pubblicato in Italia dal Settecento ai primi Novecento scritto da una donna. Questo il punto di partenza per raccontare Jeannette Power, una “donna di natura” geniale: una storia che inizia proprio come una favola classica con sviluppi imprevedibili, durante la quale lei si trasforma, passo passo, dalla piccola Lilì nata in un modesto paesino della Francia in Jeannette, abilissima ricamatrice, poi in Lady Power e infine nella Dama degli argonauti, la prima donna ricercatrice di storia naturale che lavorò in Sicilia, indomita viaggiatrice, inventrice dell’acquario, pioniera della biologia marina. In un’epoca di studiosi maschi che non uscivano dai propri gabinetti e Wunderkammer, Jeannette andava a cercare i suoi esemplari da sola, battendo palmo a palmo spiagge, scogliere, boschi e anche pantani e fogne, salendo in barca con i pescatori e compiendo innumerevoli viaggi di esplorazione della Sicilia, a piedi, da sola, negli anni 20-30 dell’Ottocento. Sfogliando qualche frammento di un libro straordinario, emerge la natura brulicante e sontuosa di una Sicilia perduta, con l’inesauribile meraviglia per la diversità degli esseri viventi.

L'attività si tiene in Teatro botanico.

 

PRENOTA


Lorenza Zambon è cofondatrice della Casa deli alfieri, centro di produzione artistica sulle colline del Monferrato, co-housing ante litteram in cui si intrecciano luogo, vita, teatro. Viene definita attrice giardiniera per la sua originale ricerca di “ibridazione” fra il teatro e la natura, che crea spettacoli pensati per luoghi naturali, giardini, boschi, paesaggi a cui si affiancano eventi, festival, audioguide di paesaggio, azioni militanti. Collabora da anni con il Parco Nord Milano per cui cura la sezione teatrale del Festival della Biodiversità, le Audioguide di paesaggio, il progetto Pensieri e passi.

Michela D'Angelo, laureata in Scienze politiche presso l’Università di Messina, ha svolto attività didattica e scientifica prima come ricercatrice, diventando poi professore ordinario e insegnando storia moderna, storia dell’Europa moderna, storia del Mediterraneo, storia dell’Europa mediterranea e metodologia della ricerca storica. È presidente dell'Istituto di Studi Storici «Gaetano Salvemini» di Messina, socia dell'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia, della Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna, della Società Messinese di Storia Patria, del Mediterranean Maritime History Network (MMHN) e di altre istituzioni culturali. Fa parte del comitato editoriale della rivista Studi Storici Siciliani.

Elena Canadelli è professoressa associata presso l’Università di Padova, dove insegna Storia della scienza e Museologia naturalistica. Ha recentemente curato il concept scientifico degli allestimenti del nuovo Museo botanico dell’Università di Padova, di cui è la responsabile scientifica. Collabora al progetto del National Biodiversity Future Center (NBFC) finanziato dal PNRR, occupandosi in particolare all’interno dello Spoke 7 di coordinare le attività riguardanti la digitalizzazione delle collezioni naturalistiche italiane. Dal 2021 è presidente della Società Italiana di Storia della Scienza (SISS) ed editor-in-chief della rivista internazionale Nuncius. Journal of the Material and Visual History of Science