Sequoia
Nell'Arboretum sono presenti due Taxodiacee che sono da considerare due fossili viventi: la sequoia sempreverde [Sequoia sempervirens (D.Don) Endl.] e la sequoia gigante [Sequoiadendron giganteum (Lindl.) Buchholz]
Nell'Arboretum sono presenti due Taxodiacee che sono da considerare, come già ginkgo e metasequoia, due fossili viventi: la sequoia sempreverde [Sequoia sempervirens (D.Don) Endl.] e la sequoia gigante [Sequoiadendron giganteum (Lindl.) Buchholz].
La sequoia sempreverde, dal legno rossastro e molto pregiato, è una delle specie tipiche delle foreste miste a latifoglie decidue della costa occidentale degli U.S.A., dalla California all'Oregon, dove è protetta dalle basse temperature per la vicinanza con l'oceano ed è rifornita di acqua dalle nebbie, frequenti nella zona anche durante la siccità estiva. Forma boschi spettacolari, molti dei quali protetti, impressionanti soprattutto quando gli alberi sono abbondanti e ravvicinati in superbi colonnati – veri monumenti vegetali – la cui cima si perde nel cielo. È una specie molto longeva (l'individuo più vecchio supera i 2200 anni) che, assieme agli eucalipti, può raggiungere le massime altezze del regno vegetale (110-115 e fino a 137 m).
La sequoia gigante forma boschi maestosi nei parchi posti sul versante occidentale della Sierra Nevada, in California (Yosemite National Park e Sequoia National Park). È un albero molto imponente e leggermente meno longevo della sequoia sempreverde (anche se vari individui superano i 1500 anni), che non raggiunge mai le altezze della precedente (al massimo 100m di altezza) ma ha un tronco molto più sviluppato alla base, che può superare i 12 m di circonferenza. Le due specie si distinguono nettamente per le caratteristiche delle foglie: lineari e piatte, verdi-giallastre sulla pagina inferiore e disposte in due file nella sequoia sempreverde; ovali e di dimensioni più contenute, disposte su tre file e di colore verde bluastro, che passa al bruno dopo due o tre anni, nella sequoia gigante. I coni femminili (le pigne) della sequoia sempreverde sono costituite da un ridotto numero di squame, sono eretti e a maturazione annuale, cui segue la dispersione dei semi. Nella sequoia gigante invece i coni sono di maggiori dimensioni, maturano in due anni (dal secondo diventano penduli senza aumentare in dimensioni) e, caratteristica unica tra le conifere, non si aprono per disperdere i semi, che così possono rimanervi inclusi anche 20 anni prima di germinare.
Nell'Arboretum, a ridosso del muro circolare esterno, a metà circa tra le porte sud e ovest, è presente una sequoia sempreverde centenaria, facilmente individuabile per la presenza di due grossi cavi che la sostengono: due fulmini l'hanno infatti colpita alla fine del 1900, privandola di una buona porzione della cima e compromettendone la stabilità. Si tratta di un albero tuttavia ancora piuttosto alto, che mantiene la caratteristica forma svettante poiché i rami sono poco espansi e la chioma si mantiene quindi piuttosto raccolta.
La sequoia gigante è invece rappresentata da un individuo presente nell'Arboretum, tra la porta sud e la porta est. Si tratta di un esemplare piuttosto giovane e quindi non ancora bene sviluppato; la sua presenza tuttavia è importante da un punto di vista didattico.