La seconda natura di Quayola
Una selezione delle opere dell'artista in mostra in Orto botanico. Dal 14 novembre al 6 gennaio 2020, in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo.
Si è inaugurata in anteprima mercoledì 13 novembre, alle 18, la mostra di opere dalla serie Remains e Jardins d’Eté di Quayola: l’artista romano premiato nel 2013 con il Golden Nica ad Ars Electronica, autore di opere che hanno dialogato con il pubblico di tutto il mondo, dal V&A Museum di Londra al Palais de Tokyo; dall’How Art Museum di Shanghai al SeMa di Seoul e al Bozar di Bruxelles.
La mostra Seconda Natura nasce dalla collaborazione tra l’Orto botanico dell’Università di Padova e la Fondazione Alberto Peruzzo e sarà visitabile dal 14 novembre al 6 gennaio. Un’iniziativa artistica di rilievo internazionale, che porta in primo piano l’indagine della natura attraverso la lente moltiplicatrice della tecnologia e di uno sguardo ibrido, a metà strada tra la percezione dell’uomo e la percezione della macchina.
Le opere di Quayola aprono un’indagine sui linguaggi digitali di lettura e codifica della realtà e si distinguono per un segno fortemente contemporaneo e al tempo stesso connesso alla tradizione artistica europea.
Nei Jardins d’Eté osserviamo dipinti digitali che ricordano quelli impressionisti, in cui però le pennellate sono create da algoritmi processati da un software.
Similmente, nel progetto Remains la foresta è rappresentata attraverso la raccolta di dati con laser 3D, restituiti nella forma di milioni di puntini bianchi. Le immagini che ne risultano sono forme ibride tra la riproduzione fedele e la rielaborazione digitale.
La mostra è compresa nel biglietto di ingresso all’Orto botanico e sarà visitabile dal 14 novembre al 6 gennaio, secondo i consueti orari di apertura al pubblico.